Alla scoperta dell’unità tra lavoro e ideale

12-14 marzo 2018

Racconti dal viaggio d’istruzione a Firenze delle classi terze dell’istituto alberghiero.

Al rientro a scuola, dopo aver visto opere antiche e incontrato artigiani e produttori enogastronomici di oggi, i ragazzi raccontano.

Tutti e tre i giorni hanno messo in nesso passato e presente, vecchio e nuovo, come fossero cose inseparabili.

Federico

In tutte le opere che abbiamo visto la tradizione  lasciava spazio all’innovazione delle nuove generazioni: chi iniziava il progetto (la cattedrale come il salumificio visitato) metteva in conto che altri avrebbero contribuito alla realizzazione dell’opera.

Manuel

Abbiamo potuto percepire la grandezza di quello che avevamo davanti e la storia che ciascuna opera si portava dietro.

Manuela

In tutti questi giorni pur avendo visto  diverse opere umane, ho sempre ritrovato il lavoro proficuo che alcuni fiorentini hanno portato avanti per la loro città:  si sono messi a disposizione per il bene comune.

Andrea

Il legame tra queste giornate è la devozione e la passione al lavoro. Il modo con cui lavoravano le persone che abbiamo incontrato era uguale a quello con cui lavoravano i medioevali. Si può quindi dire che secondo me i medioevali hanno ispirato il lavoro di oggi creando quindi un filo conduttore con il presente.

Marco

Il filo che collega le tre giornate è il voler mettersi in gioco. Come Brunelleschi costruisce la cupola come il proprietario del salumificio dà vita alla sua bottega, allo stesso modo il Beato Angelico affresca ogni cella di quel convento.

Riccardo

In tutti e tre i giorni abbiamo visto la cura ed il rispetto che si ha di quello che chiamiamo antico.

Ilaria

Mi sono stupito perché nonostante la mia resistenza, ad un certo punto, davanti ad alcune opere a davanti ad alcuni volti, ha prevalso il lasciarmi tirare in mezzo.

Davide