
Emergenza terremoto
Articolo/ Roberto Pirelli: il ristorante a Carate Brianza, l’insegnamento all’alberghiero
Leggi l’intervista del “Cittadino” al nostro prof. Pirelli (6 febbraio 2023)
Liberi di conoscere
L’educazione è per sua natura un dramma, l’interferenza tra persone che giocano la loro partita, crescono, si perdono o fioriscono secondo una traiettoria misteriosa, suggerita dalla spinta affascinante e tremenda della libertà. Entrare in classe è giocare la partita della vita: percepire ciò che è presente, assumersi la responsabilità di una proposta, accettare il rischio della verifica, implicarsi con le possibilità sorprendenti e impreviste che ne possono scaturire. Entrare in classe è “fare”, rischiare, sbagliare, mettersi a repentaglio, e custodire tutto il buono che ne emerge. Insieme, non da soli.
La nostra scuola è nata per amore alla libertà delle persone e per una passione alla conoscenza della realtà. Per questo ci interessano “le cose” e le parole che le descrivono, gli accenti musicali e letterari che fanno vibrare l’animo e l’intelletto, le linee e i colori che rappresentano persino oltre i confini del rappresentabile, i segni, i numeri, i simboli che misurando rasentano l’incommensurabile. Ci è caro il sapore del pane e del vino, il lavoro e la lotta degli uomini, la fatica della vita, la politica che si occupa della città degli uomini in cui abitiamo. Ci è caro scoprire il nesso potente che tiene insieme tutto questo e lo lega a noi.
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