Seria preoccupazione suscitano, in tutto il mondo, i drammatici avvenimenti che, da sabato 7 ottobre, si susseguono in Terra Santa, dove Hamas ha lanciato un attacco su larghissima scala ai danni di Israele, che ha risposto con terribili bombardamenti sulla striscia di Gaza. Migliaia sono già le vittime fra i civili e centinaia gli ostaggi; l’instabilità della situazione, di cui è difficile prevedere gli sviluppi, fa temere un possibile allargamento del conflitto.

Il Patriarca Latino di Gerusalemme, Sua Eminenza Pierbattista Pizzaballa, descrive così quanto sta accadendo: “Non è la prima volta che ci troviamo davanti a una crisi, ma la portata di questa crisi, la gravità dei fatti compiuti, sia in Israele che a Gaza, ha reso drammatica la situazione. C’è molta tensione, è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutto il paese, la gran parte delle attività sono sospese, le scuole sono chiuse; quello che colpisce è il nervosismo e la tensione che si respirano anche nella vita ordinaria, nella strada e nei luoghi di vita comune che comunque sono ormai ridotti al minimo“.

Il neo Cardinale invita a non restare inermi in questo momento di dolore e sgomento, a non lasciare che la morte e i suoi pungiglioni siano la sola parola da udire: “Ora più che mai credo che Dio sia una presenza reale nella vita, per questo adesso è il momento in cui noi dobbiamo rivolgerci a Lui. Ecco, la domanda non è tanto dove è Dio, ma dove è l’uomo? Cosa abbiamo fatto della nostra umanità?”

Per questo ha indetto una giornata di preghiera e di digiuno per il prossimo martedì 17 ottobre.

Un appello di cui il nostro Istituto condivide l’urgenza, riconoscendo la necessità di consegnare a Dio la sete di pace, giustizia e riconciliazione propria di ogni uomo.

Per questo motivo, nella mattina di martedì 17 ottobre, all’inizio delle lezioni, docenti e studenti si ritroveranno nel giardino della scuola per un gesto di preghiera insieme.

L’intervista a Sua Eminenza Pierbattista Pizzaballa,
da cui sono tratte le citazioni riportate