La grande tradizione musicale europea è infatti una componente portante del patrimonio culturale che ereditiamo e che ci impegniamo a consegnare ai nostri studenti, poiché la musica – specie la grande musica – è luogo in cui la bellezza appare in modo particolarissimo e unico. Nel presentare tre anni fa la nostra prima “stagione” scrivemmo che la bellezza non è un accessorio delle cose, ma espressione della loro più intima natura, e “trafficare” cose belle fa parte della missione, e quindi della vita ordinaria, della nostra scuola.

Si può imparare ad apprezzare la bellezza e si può imparare a capirla di più, ma tutto ciò non è possibile se non accade qualcosa di bello. Se un testo letterario o filosofico non viene letto in classe, se l’ordine di un fenomeno naturale non è mostrato in un laboratorio o ripercorso davanti a una lavagna; insomma, se un significato non prende forma sensibile, se i nostri sensi non hanno la possibilità di vedere, udire, toccare ciò di cui si parla, allora la nostra esperienza è meno ricca di quanto potrebbe essere, più limitato il piacere che ne ricaviamo.

Offrire un appuntamento con la bellezza, ossia con l’attrattiva del vero volto delle cose: questo è lo scopo della sequela di occasioni musicali che ha inizio il 25 ottobre.

Anche quest’anno, per ideare e organizzare gli eventi che seguiranno, abbiamo potuto contare ancora sull’aiuto insostituibile del pianista – già alunno del “don Gnocchi” – Filippo Gorini e del critico musicale del “Corriere della Sera” Enrico Girardi. Li ringraziamo una volta di più per il loro consistente, entusiasta, partecipe apporto.

Gli appuntamenti concertistici saranno via via comunicati attraverso il sito web e i canali di informazione, ordinari e social, della scuola.

Seguiteci, Vi aspettiamo

Matteo Amori & Luca Montecchi