Appuntamenti
di grande musica

2021-22

II appuntamento

Johann Sebastian Bach
Arte della Fuga, BWV 1080

Pianoforte: Filippo Gorini

Giovedì, 18 novembre 2021
ore 21:00

Basilica dei santi Pietro e Paolo ad Agliate
via Cavour 28
20841 Agliate

Nell’ultimo decennio della sua vita, Bach abbandona l’attività di scrittura frenetica che aveva caratterizzato tutta la sua produzione. Si dedica invece a sei grandi opere, diventate veri e propri capisaldi della storia della musica. Una di queste è l’Arte della Fuga, lasciata incompiuta alla morte del compositore nel 1750. Si tratta di un lungo ciclo di fughe e canoni generato a partire da un unico tema musicale. Opera di grande complessità compositiva, radicata in un pensiero filosofico e mistico influenzato da Leibniz quanto dalla Cabala, giunge alle nostre orecchie come un lungo viaggio interiore, di grandissima forza espressiva, in cui si incede lentamente in un mondo fatto di luci, di riflessi, di spazi immensi e sacri.

Il silenzio finale, là dove l’ultima fuga rimane interrotta per la morte del compositore, è un profondo interrogativo per tutti gli ascoltatori ed esecutori, come un invito a continuarne la ricerca artistica nelle nostre vite. Nella cornice poetica della Basilica di Agliate, questo silenzio che segue un viaggio di oltre un’ora e mezza sarà ancora più intenso e sentito.

Vi aspettiamo!

Filippo Gorini

È un ciclo che raramente si ascolta dal vivo, ma Filippo Gorini lo studia da molti anni e lo propone in queste stagioni nel contesto di un progetto multimediale, The Art of Fugue Explored, che si arricchirà sempre più nei mesi prossimi. Oltre ad aver inciso l’opera per la casa discografica “Alpha Classics”, Gorini sta approntando una serie di conversazioni sulla musica di Bach con le più grandi personalità del mondo culturale contemporaneo, da Frank Gehry ad Anselm Kiefer, in un’ampia riflessione corale su che cosa significhi questa musica per il mondo presente.

Filippo Gorini

In seguito al Primo Premio e Premio del Pubblico al concorso Telekom-Beethoven di Bonn 2015 e al Borletti-Buitoni Trust Award nel 2020, il pianista Filippo Gorini ha intrapreso una luminosa carriera. I suoi concerti hanno raccolto entusiasmo in sale quali il Konzerthaus di Berlino, la Elbphilharmonie di Amburgo, la Società del Quartetto di Milano, la Fondazione Van Cliburn di Fort Worth, la Fondazione Louis Vuitton di Parigi.

In Italia si esibisce per la Società del Quartetto di Milano, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Unione Musicale di Torino, la Filarmonica di Trento (dove è “artist in residence”), la Gog di Genova, gli Amici della Musica di Perugia, I Concerti della Normale di Pisa, Bologna Festival.

Nel 2020-21 risaltano i recital per il festival MiTo, Salle Cortot e la Società del Quartetto di Vicenza, assieme ai concerti in live stream per il Festival Bach di Montreal (dalla Mole Antonelliana di Torino), e la Giovine Orchestra Genovese (dal Teatro Carlo Felice). In estate Gorini si è recato negli Stati Uniti per partecipare al festival di Marlboro su invito personale di Mitsuko Uchida. Alcuni importanti debutti persi a causa della pandemia (recital a Wigmore Hall e al Concertgebouw di Amsterdam, ad esempio) saranno recuperati nelle prossime stagioni.

Nella stagione 2021-22, assieme a concerti tra cui Salle Cortot, gli Amici della Musica di Firenze, il Festival Bach della Turingia e il ritorno alla Società del Quartetto di Milano, Filippo registrerà due concerti di Mozart per Alpha Classics con l’orchestra del Mozarteum di Salisburgo e Howard Griffiths.

Il cuore dei prossimi anni sarà tuttavia il suo progetto sull’Arte della Fuga di Bach, “The Art of Fugue Explored”. Comincerà con l’uscita dell’opera su disco per Alpha Classics in agosto, e continuerà con una serie di filmati di conversazioni sulla musica di Bach con personalità come Frank Gehry, Alfred Brendel, Peter Sellars, Alexandr Sokurov e molti altri artisti di fama internazionale. In seguito sarà realizzata una app per il progetto che accompagnerà l’uscita di un film non verbale sulle note dell’Arte della Fuga.

I due dischi precedenti di Gorini per Alpha Classics hanno raccolto grande entusiasmo della critica, con il disco di debutto dedicato alle Variazioni Diabelli di Beethoven nel 2017, vincitore di un Diapason d’Or, e elogiato da The Guardian, Le Monde, e molte altre testate, e il disco con le sonate op. 106 e 111 di Beethoven del 2020 che ha confermato tali apprezzamenti. Filippo ha ricevuto anche premi quali “Una Vita per la Musica – Giovani” del Teatro la Fenice nel 2018, il Young Euro Classic Award del 2016 e il Beethoven-Ring della città di Bonn nel 2017.

Assieme alla carriera solistica, Filippo continua a suonare musica da camera. Nel 2016 ha suonato a Kronberg con Steven Isserlis, che lo ha in seguito invitato ai Chamber Music Seminars di Prussia Cove. Ha suonato anche con Marc Bouchkov, Jonian Ilyas Kadesha, Giovanni Andrea Zanon e Pablo Ferrandez. Gorini segue da vicino il mondo della musica contemporanea e ha eseguito frequentemente opere di compositori quali Stockhausen, Boulez, Berio, Kurtág, Lachenmann, Gervasoni, Lanza. Nel 2022 eseguirà in prima assoluta a Orleans una sonata a lui dedicata da Federico Gardella.

Diplomato con Lode al Conservatorio Donizetti di Bergamo, Gorini ha conseguito un Postgraduate al Mozarteum di Salisburgo, ed è ora seguito da Maria Grazia Bellocchio, Pavel Gililov, e Alfred Brendel.