Appuntamenti
di grande musica

2021-22

I appuntamento

Per voce e pianoforte

Lunedì, 25 ottobre 2021
ore 18:30

Sala Theatro*
via F. Petrarca 20
20843 Verano Brianza

* Esprimiamo tutto il nostro grazie a Francesca Corbetta, Communication Manager, e a Cristian Tegas, CEO di Thema Italia, per la entusiastica accoglienza del progetto e il generoso supporto organizzativo.

Prima parte
Lieder: celebrazione di un grande amore

Da una parte, c’è un legame che monti e valli separano, un amore che si compie nel messaggio delle nuvole e dei venti, del ruscelletto e degli uccellini. Si celebra lo sguardo di un lui che anela ardentemente a lei, ma è lo sguardo di un amore che non vedrà la primavera. È un amore che esiste solo nel canto di chi lo celebra. Nella lontananza.

Dall’altra parte, c’è l’amore di una donna che vede soltanto il suo lui, il più splendido, il più mite, il più buono degli uomini. È l’amore di una donna che si inchina innanzi al suo signore, che è tutto il suo mondo, sussurrandogli che la felicità è l’amore e l’amore è la felicità, finché non arriva il sonno della morte. Ma è un amore talmente ideale che solo il sogno potrebbe rendere reale.

Il tema della lontananza, fisica in un caso, onirica nell’altro, unisce e separa al contempo le due mirabili raccolte di canti che si eseguono stasera. Quella di Beethoven, che induce alla tentazione sempre pericolosa di identificare nell’autore l’io declamante delle liriche, celebra la Natura, messaggera di un amore infinitamente più compiuto di ogni amore reale. Quella di Schumann, mentre racconta la parabola di una compiuta storia d’amore, prende la forma di un flusso onirico che rende assai plausibile l’ipotesi che il lui che lei adora esista solo nel mondo dei sogni, così caro del resto al più romantico dei compositori, in un senso che richiama il Novalis degli Inni alla notte.

Enrico G. Girardi

Giacomo Pieracci
baritono-basso

Maria Grazia Bellocchio
pianoforte

Ludwig van Beethoven, An die ferne Geliebte (All’amata lontana), op. 98

Ciclo di sei Lieder per soprano e pianoforte su testi di Aloys Jeitteles

  1. Auf dem Hügel sitz ich spähend (Siedo sul colle, perscrutando)
  2. Wo die Berge so blau (Dove i monti così azzurri)
  3. Leichte Segler in den Höhen (Voi, che lievi nell’alto fate vela)
  4. Diese Wolken in den Höhen (Queste nubi nelle altezze)
  5. Es kehret der Maien, es blühet die Au (Ritorna maggio, il prato è in fiore)
  6. Nimm sie hin denn, diese Lieder (Accetta dunque queste canzoni)

Sara Cortellezzis
soprano

Filippo Gorini
pianoforte

Robert Schumann, Frauenliebe und -leben (Vita e amore di donna), op. 42

Ciclo di otto Lieder per baritono e pianoforte su testi di Adelbert von Chamisso

  1. Seit ich ihn gesehen (Da quando l’ho veduto)
  2. Er, der Herrlichste von allen (Lui, di tutti il più magnifico)
  3. Ich kann‘s nicht fassen, nicht glauben (Non riesco a comprenderlo né a crederlo)
  4. Du Ring an meinem Finger (O anello, sul mio dito)
  5. Helft mir, ihr Schwestern (Aiutatemi, sorelle)
  6. Süsser Freund, du blickest (Dolce amico, tu mi guardi)
  7. An meinem Herzen, an meiner Brust (Qui, sul mio cuore, sul mio petto)
  8. Nun hast du mir den ersten Schmerz getan (Mi hai dato ora il primo dolore)

Seconda parte

Maria Grazia Bellocchio
Filippo Gorini

pianoforte

Franz Schubert, Fantasia in Fa minore op. 103, D. 940,
per pianoforte a 4 mani

Giacomo Pieracci

Giacomo Pieracci, basso reggiano, studia oboe moderno, barocco e canto lirico, diplomandosi poi con Lode nel 2019 sotto la guida di Maurizio Leoni. Attualmente prosegue gli studi con Gabriele Lombardi e Marina Comparato. Nel 2018 vince la prima borsa di studio per giovani cantanti lirici del Conservatorio di Reggio Emilia. Fa parte del “Coro Giovanile Italiano”; de “I Madrigalisti Estensi”; “Coro dell’Accademia Chigiana”. Studia direzione d’orchestra col M.o Marco Boni. Nel 2021 vince il “Concorso Comunità Europea 2021 per giovani cantanti lirici 75ma edizione” del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”. Ha collaborato con direttori del calibro di Daniele Gatti, Filippo Maria Bressan, Carlo Palleschi, Paolo Da Col, Carlo Pavese, Luigi Marzola, Gary Graden, Michael Gohl, James Feddeck.

Maria Grazia Bellocchio

Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “G. Verdi” di Milano con Antonio Beltrami e Chiaralberta Pastorelli, diplomandosi col massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, e ha proseguito gli studi alla Hochschule di Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il concerto di Scriabin con l’Orchestra della RAI di Milano, il 1° Concerto di Beethoven con l’Orchestra del Conservatorio di Milano e l’Orchestra Sinfonica Siciliana, e Les Noces di Strawinsky al Teatro Comunale di Bologna.In seguito, sempre in veste di solista, ha suonato con l’Orchestra da camera di Pesaro, Milano Classica, Scottish Chamber Orchestra, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra da Camera di Padova e Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano. È stata invitata a far parte dell’Orchestra Schleswig Holstein Music Festival diretta da Leonard Bernstein.

Suona regolarmente per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere: Amici della Musica di Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Siracusa, Pescara, Campobasso, Sulmona, Mestre, Messina e Vicenza, Settembre Musica di Torino, MITO-Milano, Autunno Musicale di Como, Teatro Comunale di Bologna e Ferrara, Teatro Regio di Parma, Società Barattelli dell’Aquila, Teatro Grande di Brescia, Teatro Bibiena di Mantova, Università di Bologna e Ferrara, Teatro Donizetti di Bergamo, Società dei Concerti di Milano, Musica nel nostro tempo, Milano Musica, Rec Festival, New Music of Middelburg, Klangforum di Vienna, Università di Valparaiso (Cile), Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Festival Musica di Strasburgo, Festival Présences di Parigi, Biennale di Venezia, Printemps des Arts de Monte-Carlo. Ha suonato in formazioni da camera con musicisti quali Ingo Goritzki, Han de Vries, Renate Greis, Wolfgang Mayer, William Bennet, Sergio Azzolini, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Elizabeth Norberg Schulz, Salvatore Accardo e Bruno Giuranna. Suona in duo pianistico con Stefania Redaelli. Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani compositori contemporanei. Collabora stabilmente con Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli, regolarmente presente nei maggiori festival ed entrato nel 2012 a far parte del network europeo Ulysses, che riunisce 13 fra le maggiori istituzioni europee dedite a promuovere e diffondere la musica contemporanea. Ha inciso CD per “Ricordi” e “Stradivarius” con opere di Bruno Maderna, Sandro Gorli, Franco Donatoni, Stefano Gervasoni, Ivan Fedele.

Insegna pianoforte all’Istituto di Alta Formazione Musicale “G. Donizetti” di Bergamo e tiene regolarmente master classes di pianoforte per istituzioni italiane e straniere. Nel 2012 ha ideato il progetto Call for Young Performers all’interno di IDEA, l’accademia di Divertimento Ensemble: un corso monografico dedicato alla letteratura contemporanea per pianoforte, giunto quest’anno alla IX edizione. Il corso ha affrontato la produzione di Karlheinz Stockhausen, György Kurtág, Luciano Berio, Mauricio Raúl Kagel, György Ligeti, Stefano Gervasoni.

Sara Cortellezzis

Nata a Mestre (Ve), Sara Cortolezzis inizia lo studio del canto con Rosetta Pizzo e Francesco Signor e in seguito con Lucia Mazzaria. Dal 2019 studia col soprano Elisabetta Tandura. Nel 2019 debutta in rassegne regionali il ruolo di Violetta ne “La Traviata” e quello di Donna Anna nel “Don Giovanni”. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero spaziando dal repertorio lirico al cameristico. Nel 2021 si classifica seconda al Concorso di Canto Lirico di Spoleto e debutta nella parte di Cio-cio-San nell’opera “Madama Butterfly” al Teatro Adriano Belli di Spoleto e al Morlacchi di Perugia.
Laureata in DAMS (Pd) col massimo dei voti, ha frequentato corsi di arte scenica tenuti dal regista Ulisse Santicchi.

Filippo Gorini

Vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn (con voto unanime della giuria), nel quale ha inoltre ricevuto due premi del pubblico, a soli ventiquattro anni Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione. Invitato a esibirsi in prestigiose sale internazionali, ha recentemente debuttato con grande consenso di pubblico e di critica alla Elbphilharmonie di Amburgo, al Herkulessaal di Monaco, alla Tonhalle di Zurigo, al Beethovenfest di Bonn, al Festival Schubertiade in Austria, alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, e inoltre negli Stati Uniti (Seattle e Portland) e in Canada (Vancouver, per la stagione della Playhouse). Ha inoltre suonato con orchestre prestigiose quali l’orchestra del Mozarteum di Salisburgo, l’Orchestra Sinfonica delle Fiandre, l’Orchestra Verdi di Milano.

Il suo primo CD, con le Variazioni Diabelli di Beethoven, registrato al Beethovenhaus di Bonn, e uscito nel 2017 per l’etichetta francese Alpha Classics (Outhere), ha ricevuto i più alti riconoscimenti dalla stampa internazionale: “Diapason d’Or” nell’ottobre 2017, “Supersonic Award” Pizzicato, e recensioni a 5 stelle da “The Guardian”, “BBC Music Magazine” e “Le Monde”.
In Italia si esibisce per la Società del Quartetto di Milano, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Unione Musicale di Torino, la Filarmonica di Trento (dove è “artist in residence”), la Gog di Genova, gli Amici della Musica di Perugia, i Concerti della Normale di Pisa, Bologna Festival.
Il 2020 e il ’21 vedranno il suo debutto a Bangkok con la Thailand Philharmonic Orchestra (Beethoven, Concerto n. 5), a Beirut per Al Bustan Festival, e in recital alla Wigmore Hall di Londra, alla Fondazione Van Cliburn in Texas e al Concertgebouw di Amsterdam.

Diplomatosi al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo con lode e menzione d’onore, e perfezionatosi al Mozarteum di Salisburgo, continua gli studi con Maria Grazia Bellocchio e con Pavel Gililov, ai quali si aggiunge il prezioso consiglio di Alfred Brendel. Nel 2016 è stato invitato a partecipare al progetto dell’Accademia di Kronberg “Chamber music connects the world”, nell’ambito del quale ha collaborato col violoncellista Steven Isserlis, che lo ha successivamente invitato a prender parte ogni anno ai concerti di musica da camera di Prussia Cove in Inghilterra. Gorini è anche il vincitore del Premio “Una vita nella musica – Giovani” 2018, che dal 1979 è annualmente assegnato al Teatro La Fenice di Venezia da un comitato scientifico di critici e musicologi. Fra i premi vinti spiccano il “Beethoven-Ring”, conferito dall’Associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn (2016), il premio del Festival “Young Euro Classic” di Berlino (2016) e, in precedenza, il 1° premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca (2013).