diario dei giorni difficili .11

In questo tempo difficile, in cui la nostra vita quotidiana è regolata da Decreti e Ordinanze, si può riscoprire che cosa è il Diritto, dopo un tempo – troppo lungo – dal ’68 attraverso “Mani Pulite” al gossip delle intercettazioni, in cui il diritto ha smesso di guardare alla realtà così come essa era – positiva pur nelle miserie umane – e l’ha piegata all’ideologia libertaria e dell’onestà.

Il Diritto, al contrario, “viene su dalle cose” (Cesare Vivante): il diritto guarda alla realtà e la ordina.

La legge – dice san Tommaso d’Aquino – è un ordinamento della ragione rivolto al bene comune.

In questo senso, quei Decreti e Ordinanze paiono, oggi, ragionevoli, cioè coerenti e cogenti con i fatti drammatici di questi giorni.

Così il prof. Paolo Grossi in un incontro con gli studenti del Don Gnocchi parecchi anni fa:

Ecco, l’uomo della strada ha paura se gli si parla di diritto, perché la parola ‘diritto’ gli evoca immediatamente l’immagine certo non gradevole del funzionario di Polizia o del giudice, e questa è una deformazione. Certo, il diritto è anche questo, il diritto nella sua immagine più vistosa e appariscente è quello, quello di cui ha paura l’uomo della strada. Perché è nel momento della patologia – cioè della violazione – che il diritto appare: appare il giudice con le sue sanzioni, e poi anche lo Stato con la sua coazione, anche con la privazione della libertà di ciascuno di noi, se la violazione è di una particolare gravità. Però questa è patologia, e con patologia intendo il momento in cui l’ordine giuridico viene violato, e allora ci appare in tutta la sua evidenza. Ma il diritto è qualcosa d’altro, qualcosa di più profondo.
Noi misuriamo il diritto come se fosse un insieme di leggi, un insieme di comandi. Vedete, io credo che noi abbiamo deformato il diritto negli ultimi duecento anni. Questo legalismo esasperato, questo concepire il diritto come legge e soltanto come legge. Per l’uomo della strada la legge è come una tegola che il vento riottoso butta giù da un tetto, e gli piove sul capo.

Paolo Grossi

Così come resistiamo al Corona virus, impariamo a resistere, resistere, resistere alla deformazione del Diritto che troppa parte della Magistratura e della Politica ha praticato.

Gianmario Gatti
28 marzo 2020

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