L’Istituzione Culturale “don Carlo Gnocchi” presenta, anche per questo nuovo anno scolastico, un programma d’iniziative musicali e culturali. Come nella passata stagione, gli eventi sono offerti al pubblico degli studenti, alle loro famiglie, agli amici della scuola, ai caratesi e a tutti coloro che semplicemente sono appassionati di musica o di letteratura.

Una scuola opera sempre ‘in pubblico’: nell’ora di lezione con gli allievi, nelle occasioni d’incontro e di dialogo con le famiglie, nei momenti di promozione sul territorio con le istituzioni pubbliche e private.

Ciò che una scuola ha da offrire è anzitutto un’esperienza viva e positiva della tradizione culturale e umana che l’ha fatta nascere. Cioè un patrimonio esemplare di verità, di bontà – e quindi di bellezza – che segna, in maniera sempre drammatica ma avvincente, il cammino dell’uomo dalle origini al nostro presente più attuale.

La bellezza non è un accessorio della realtà, tanto meno la realtà come vorremmo che fosse, bensì il senso più vero e profondo di essa. 

La prima missione di una scuola come luogo educativo è abituare i giovani a esser desti e aperti dinanzi al reale e al suo mistero di bellezza. Ciò che è bello non è soltanto ciò che piace: è anche ciò che parla in maniera unica, ciò che attrae, che mette in movimento, che impegna a una mossa, a un cambiamento in grado di renderci all’altezza di qualcosa di grande.

La bellezza di cui è capace la grande musica della tradizione europea è qualcosa di talmente evidente, talmente potente, che fatichiamo a dirlo con le nostre ordinarie parole.

La proposta, come di seguito si vede in dettaglio, è in primis quella di eventi musicali: concerti e inviti all’ascolto. È troppo importante, infatti, far conoscere partiture, compositori, momenti della storia musicale a ragazzi e adulti che ne ignorano l’esistenza. È ingiusto, è un vero peccato che restino ignoti. Occorre invece che cose così belle siano sempre più conosciute e sempre più se ne faccia l’esperienza.

Tra le due serate dedicate al pianoforte di Filippo Gorini e di Luca Buratto, e i due inviti all’ascolto del critico Enrico Girardi, il programma si correda di tre appuntamenti letterari. Avremo il piacere di ascoltare l’amico e lettore esperto Michele Faldi, che ci introdurrà a due romanzi e a due drammi e ad altrettanti scrittori che hanno segnato il Novecento mondiale e sanno parlarci anche oggi.

Abbiamo così riunito l’arte del logos – della parola che pensa e ragiona –, l’arte del mythos – della parola che narra – e l’arte del melos – della melodia e del canto –, che fin dagli albori della civiltà sono l’espressione fisica del legame tra la Terra e il Cielo, della memoria dell’uomo della sua origine terrena e del suo desiderio di compimento infinito.

Concerti di musica classica e novecentesca

CineTeatro L’Agorà

via Amedeo Colombo 4

20841 Carate Brianza

Venerdì, 23 novembre 2018, ore 21:00
(e matinée per le Scuole Medie)

Concerto per pianoforte

Robert Schumann (1810-1856)

“Kreisleriana”, Fantasie per pianoforte op. 16

I. Äußerst bewegt (Estremamente mosso)

II. Sehr innig und nicht zu rasch (Molto intimo e non troppo veloce)

III. Sehr aufgeregt (Molto agitato)

IV. Sehr langsam (Molto lento)

V. Sehr lebhaft (Molto vivo)

VI. Sehr langsam (Molto lento)

VII. Sehr rasch (Molto veloce)

VIII. Schnell und spielend (Rapido e giocoso)

Franz Schubert (1798-1829)

Sonata per pianoforte in si bemolle maggiore D 960

I. Molto moderato

II. Andante sostenuto

III. Scherzo: Allegro vivace con delicatezza

IV. Allegro ma non troppo

Filippo Gorini, pianoforte

Giovedì, 4 aprile 2019, ore 21:00
(e matinée per le Scuole Medie)

Concerto per pianoforte

J.S. Bach, Concerto nach italienischen Gusto BWV 971

I. [Senza indicazione di tempo]

II. Andante

III. Presto

M. Ravel (1875-1937), Le tombeau de Couperin

I. Prélude – Vif. Dedica: tenente Jacques Charlot

II. Fugue – Allegro moderato. Dedica: sottotenente Jean Cruppi

III. Forlane – Allegretto. Dedica: tenente Gabriel Deluc

IV. Rigaudon – Assez vif. Dedica: Pierre et Pascal Gaudin

V. Menuet – Allegro moderato. Dedica: Jean Dreyfus

VI. Toccata – Vif. Dedica: capitano Joseph de Marliave

F. Chopin, Polonaise-Fantaisie in la bemolle maggiore op. 61

Allegro maestoso

L. van Beethoven, Sonata in fa minore op. 57 (“Appassionata”)

I. Allegro assai

II. Andante con moto

III. Allegro ma non troppo

Luca Buratto, pianoforte

Filippo Gorini

Vincitore del 1° premio e dei premi del pubblico nel concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn (2015), del premio “Una vita per la musica – Giovani” del Teatro “La Fenice” di Venezia (2018), del premio Beethoven-Ring di Bonn (2017), del premio del Festival “Young Euro Classic” di Berlino (2016), e del 1° premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca (2013), Filippo Gorini è artista affermato e apprezzato sulla scena internazionale.

Nel corso della prossima stagione suonerà in importanti programmi in Australia, Canada, USA ed Europa, oltre che con orchestre quali l’Orchestra Sinfonica di Melbourne, l’Orchestra Verdi di Milano, l’Orchestra Sinfonica delle Fiandre, e l’Orchestra Sinfonica Siciliana.

Si è esibito con entusiasmo di pubblico e critica in alcune delle più prestigiose sale e società d’Europa e del mondo (Konzerthaus di Berlino, Gewandhaus di Lipsia, Laeiszhalle ed Elbphilharmonie di Amburgo, Herkulessaal a Monaco, Philharmonie di Parigi, Studio Flagey di Bruxelles, Royal Academy of Music di Londra, Conservatorio di Mosca, e inoltre a Istanbul, Bratislava, Varsavia, Pechino, Seul…). 

Il suo disco di debutto – le Variazioni Diabelli di Beethoven –, pubblicato ad agosto 2017 da Alpha Classics, ha ricevuto elogi unanimi dalla critica, fra cui il premio Diapason d’Or (ottobre 2017) e recensioni su “The Guardian”, “Le Monde”, “BBC Music Magazine”, “Gramophone” e altri.

Si è esibito con orchestre quali il Klassiches Philharmonisches Orchester di Bonn, il Beethoven Orchester di Bonn, il Philharmonisches Orchester Vorpommern, la Westdeutsche Sinfonia, l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra Jupiter di Schio, l’Orchestra Sinfonica del Liechtenstein, l’Orchestra Nazionale Slovacca, l’Orchestra Filarmonica Gyeonggi.

Diplomatosi al Conservatorio “Donizetti” di Bergamo con lode e menzione d’onore e perfezionatosi presso l’Università del “Mozarteum” di Salisburgo, continua a perfezionarsi con Maria Grazia Bellocchio e Pavel Gililov, a cui si aggiunge il prezioso consiglio di Alfred Brendel.

Luca Buratto

Vincitore dell’edizione 2015 del Honens International Piano Competition di Calgary, si distingue per le sue interpretazioni “ricche di finezza e di una fortissima immaginazione” (Musical America). Grazie alla vittoria nel prestigioso concorso canadese, Luca Buratto ha già avuto modo di esibirsi in importanti sale da concerto quali Wigmore Hall, a Londra (“Graceful, analytical, meticulous, Buratto is a name to watch”, The Guardian) e Carnegie Hall, a New York (“… an artist who is both illuminating and unafraid”, Concerto.net), mentre nel marzo 2018 debutta al Konzerthaus di Berlino. È stato inoltre invitato a esibirsi in importanti rassegne internazionali quali il Lugano Festival per il Progetto Martha Argerich, il Busoni Festival e il Marlboro Music Festival, invitato da Mitsuko Uchida nel 2016 e nel 2017.

Terzo classificato e premio del pubblico alla “XVI International Schumann Competition” nel 2012, Luca Buratto mantiene da sempre un profondo legame con la musica di Robert Schumann, suo autore di riferimento. Esibitosi più volte a Zwickau presso la casa natale del compositore tedesco, il pianista milanese ha scelto di dedicare proprio a Schumann il suo primo album in studio, edito da Hyperion nell’aprile 2017. Il CD ha ottenuto recensioni entusiastiche sulle principali testate specializzate a livello internazionale ed è stato presentato su diverse radio europee e nord-americane.

In Italia debutta nel 2003 alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano per la “Giornata della Memoria”, eseguendo musiche di Renzo Massarani, suo bisavolo, e attirando l’attenzione del pubblico e della critica. A Milano si diploma nel 2010 (massimo dei voti, lode e menzione d’onore) nella classe della prof. Edda Ponti, per proseguire gli studi al Conservatorio di Bolzano col M.° Davide Cabassi e frequentare, come “Theo Lieven Scholar”, il Master of Advanced Studies in Music Performance and Interpretation al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano, dove consegue il titolo col massimo dei voti nel 2013 nella classe del M.º William Grant Naboré.

Oltre che in recital, Luca Buratto esprime al meglio le doti pianistiche con l’orchestra. Nonostante la giovane età, ha già suonato con orchestre quali LaVerdi di Milano (nell’Auditorium di Milano e al Teatro alla Scala), la Toronto Symphony Orchestra (Roy Thomson Hall) e la Edmonton Symphony Orchestra. Nel febbraio 2018 debutta con la Calgary Philharmonic e nell’aprile 2018 con la London Philharmonic. Molto attivo anche nel repertorio cameristico, Luca Buratto è già stato più volte invitato all’Ottawa International Chamber Music Festival e al Tee Khoon Tang Grand Series di Singapore.

L’affinità di Luca Buratto con la musica di Robert Schumann va di pari passo con la sua curiosità per il repertorio contemporaneo, con speciale predilezione per le composizioni di Thomas Adès, eseguite spesso alla presenza del compositore.

Incontri con grandi opere della musica europea

Atrio dell’Istituto Alberghiero “don Carlo Gnocchi”

piazza Risorgimento 1

(ingresso da via Firenze)
20841 Carate Brianza

Lunedì 29 ottobre 2018, ore 19:00

Winterreise di Franz Schubert

Introduzione all’opera di Enrico Girardi e ascolto di una scelta di Lieder

I. Gute Nacht (Buona notte)

II. Der Lindenbaum (Il tiglio)

III. Wasserflut (Fiotti d’acqua)

IV. Der Wegweiser (Il segnavia)

V. Das Wirtshaus (La locanda)

VI. Der Leiermann (L’uomo dell’organetto)

Filippo Gorini, pianoforte e Christian Federici, baritono

Alle 20:30, cena al Ristorante dell’Alberghiero “don Carlo Gnocchi”

Giovedì 14 marzo 2019, ore 18:00

Salome di Richard Strauss
dramma musicale in un atto dal poema di Oscar Wilde

Introduzione all’opera di Enrico Girardi e ascolti registrati

Enrico G. Girardi

Enrico Guido Girardi (Milano, 1964), dottore di ricerca in musicologia, dal 2000 è docente a contratto di Storia della musica nelle sedi di Milano e Brescia dell’Università Cattolica. Tiene anche un corso in lingua inglese sulla Storia dell’opera italiana destinato a studenti americani. Come critico musicale ha lavorato per diversi quotidiani, riviste e per Rai Radio-Tre, prima di approdare nel 2001 al «Corriere della Sera», di cui è titolare della critica musicale dal 2015. I suoi saggi (editi fra gli altri da Feltrinelli, Rizzoli, Marsilio, Paravia) sono prevalentemente incentrati sulla produzione musicale del Novecento. Ha scritto testi e tenuto conferenze per numerose istituzioni musicali in Italia e all’estero. È consulente per la musica contemporanea del canale televisivo «Classica», per il quale ha realizzato una trentina di ritratti di compositori italiani.

Fra le sue ultime pubblicazioni si annovera la cura del volume di Daniel Barenboim, La musica è un tutto, Feltrinelli, 2014.

Incontri con grandi testi della letteratura contemporanea

Aula magna dell’Istituto Scolastico “don Carlo Gnocchi”

via dei Gaggioli 2

20841 Carate Brianza

Giovedì 24 gennaio 2018, ore 21:00

Thornton Wilder, Il ponte di San Luis Rey (1927)

Introduzione all’opera di Michele Faldi

Martedì 5 febbraio 2019, ore 21:00

Varlam Tichonovič Šalamov, I racconti di Kol’yma (1953-1973)

Introduzione all’opera di Michele Faldi

Giovedì 28 febbraio 2019, ore 21:00

Paul Claudel, L’annuncio a Maria (1912)
& Henrik Ibsen, Il costruttore Sollness (1892)

Introduzione alle opere di Michele Faldi

Michele Faldi

Dopo gli studi classici nel liceo della città natia, si è laureato in Lettere moderne all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1986.

Iscrittosi all’università col desiderio di fare l’insegnante, in realtà non l’ha mai fatto e, così, ha lavorato prima nel Centro Culturale S. Carlo di Milano e, poi, in ISTRA – Istituto di Studi per la Transizione, occupandosi dell’ideazione e realizzazione di eventi culturali, scientifici e formativi.

Dal 2002 al 2006, è stato coordinatore di CEFASS – Centro Europeo di Formazione per gli Affari Sociali e la Sanità pubblica, l’antenna italiana dello European Institute for Public Administration – EIPA, approfondendo i temi della cultura organizzativa e della formazione manageriale in Italia e all’estero e lavorando con funzionari di tutti i Paesi dell’UE nel momento in cui questa si è allargata a 27 membri.

In seguito a questa parentesi internazionale, si è dedicato alla formazione post-laurea e all’educazione permanente nell’Università Cattolica del Sacro Cuore, curando in particolare i master e i dottorati di ricerca dell’ateneo e collaborando a costituire il sistema delle otto Alte Scuole dell’Università.

Dopo essersi impegnato nella didattica e nei servizi agli studenti, è oggi il Direttore Gestione Offerta formativa, Promozione, Orientamento e Tutorato dell’ateneo dei cattolici italiani.

Da giovane è stato socio fondatore di CEUR – Centro Europeo Università e Ricerca e dell’Associazione YES – Youth International Student; è stato l’ideatore di Passe-partout, bollettino informativo sui temi della mobilità universitaria, che oggi, in tempi di web, ha chiuso i battenti.

Cercando di porre rimedio alla mancata attività d’insegnante, si è da sempre occupato di Education, in particolare nei versanti della formazione e dell’orientamento, sui quali temi ha pubblicato articoli e curato volumi e rapporti di ricerca. È membro del Direttivo della FOE (Federazione Opere Educative) della CdO. Ama leggere (in cartaceo) e i film (anche in tv).