Carate, tra il verde e l’antico
Associazione Marciacaratesi
domenica 13 ottobre 2024
dalle ore 8:00 alle ore 13:00
Domenica 13 ottobre 2024, dalle ore 8 alle 13, si svolgerà la 43a edizione della manifestazione “CARATE, TRA IL VERDE E L’ANTICO”, organizzata dall’Associazione “Marciacaratesi”.
In collaborazione alla manifestazione, quaranta studenti dei nostri Licei, nel ruolo di ciceroni, vi guideranno lungo il percorso illustrando l’evoluzione storica e artistica di alcune ville di delizia, patrimonio storico culturale di Carate e della nostra bella Brianza, aperte per l’occasione.
Villa Cusani Confalonieri a Carate Brianza
Quella che era la Casa della Torre di costruzione trecentesca, dimora del ramo caratese della Famiglia Del Bene, passa di proprietà agli inizi del Seicento a Valerio Confalonieri, personaggio eminente della vita milanese. Alla fine del 1700 l’ultima discendente della famiglia sposa Cesare Cusani dando vita al casato Cusani Confalonieri, la cui ultima discendente, Donna Beatrice Cito Filomarino, si spense nel 1972. Quattro anni dopo il comune di Carate acquistava la villa, compreso il parco e l’oratorio di Santa Maria Maddalena, voluto da Gabriele Del Bene nel 1491. La solidità dell’impianto e la presenza del mastio dai merli ghibellini conferma l’originaria funzione di torre di avvistamento, ingentilita ai primi del Seicento da corpi di fabbrica strutturati attorno ad una corte porticata a mezzogiorno. Il parco mantiene parte del disegno antico all’italiana.
Villa La Rovella a Carate Brianza
Costruita nel terzo decennio dell’Ottocento dall’architetto neoclassico Giacomo Moraglia per la contessa Luigia Confalonieri, figlia di Pietro Verri, passa per eredità alla famiglia dei conti Albertoni ed appartiene ora alla congregazione delle Suore Infermiere di San Carlo, trasformata in Casa di riposo. Anche il piccolo ma fastoso oratorio attiguo, dedicato a San Giuseppe, fu costruito dallo stesso architetto con la facciata rivolta sulla strada.
Villa Beldosso a Carate Brianza
I primi edifici in cima all’omonimo colle furono costruiti nella prima metà del ’500 dal nobile Pietro Toso e dal figlio Marcantonio. Nel 1635 la proprietà passava alla famiglia Pirovano e successivamente, per matrimonio, ai Busca. Furono gli interventi di trasformazione e abbellimento voluti dal conte Andrea Sola con la moglie Antonietta Busca, che verso la fine dell’Ottocento provvidero al restauro, a portare la villa all’aspetto attuale. L’oratorio neoclassico a rotonda centrale risale al 1812 su progetto del famoso architetto ticinese Simone Cantoni. Ora la villa, circondata da un grande parco all’inglese, è adibita ad esposizione di mobili di antiquariato dalla famiglia Lamperti.
Basilica dei Santi Pietro e Paolo e Battistero ad Agliate
La Basilica dei Santi Pietro e Paolo con l’attiguo Battistero di San Giovanni Battista costituisce una delle più importanti testimonianze dell’architettura romanica in Lombardia. La costruzione della basilica è riconducibile ai secoli X-XI, anche se recenti studi tendono ad anticiparne la datazione al IX secolo, in piena epoca altomedievale. L’esterno è caratterizzato dall’uso di ciottoli di fiume e da un interessante apparato decorativo composto da archetti pensili e lesene sulla facciata. L’interno è a tre navate, scandito da archi e colonne di riuso dei secoli IV/V, con resti di affreschi attribuibili al X secolo, vicini al ciclo pittorico di Galliano. Il presbiterio rialzato presenta ai lati gli accessi alla cripta con otto colonnine e capitelli dell’inizio del Mille. Fu restaurata dall’architetto Luca Beltrame nel 1898, quando fu costruito anche il campanile. A pochi metri dalla basilica il Battistero presenta una curiosa pianta a nove lati con all’interno la vasca battesimale ottagonale e numerosi lacerti di affreschi databili dall’anno Mille al Quattrocento, recentemente oggetto di restauro.
Parco Rossini a Briosco
Sul colle del Simonte è sorto, all’inizio di questo secolo, il fiore all’occhiello della Collezione Rossini: il giardino di sculture. Frutto della passione di tutti i membri della famiglia che ha creato in uno squarcio incantevole della Brianza, nel quale risiede, un luogo unico nel suo genere, dove arte, architettura e paesaggio si fondono insieme mirabilmente. In tale contesto lo spirito di mecenatismo dei Rossini ha permesso a numerosi artisti, sia prestigiosi che giovani in cerca di affermazione, di avere un rapporto oltre che di committenza, anche di stimolo e di assistenza tecnica, per creare opere di grande valore collocate in un parco splendido.