Con l’anno solare 2018 appena inaugurato, siamo ormai entrati nel trentesimo dalla fondazione (1988) dell’istituzione Culturale “don Carlo Gnocchi”. Sono stati 30 anni di scuola, e così vorremmo per i prossimi. Di scuola, cioè di educazione alla realtà, alla vita nella sua totalità. Per dirlo abbiamo scelto la musica. Perché? Perché in essa prende forma ciò che è più umanamente vero. Come disse Benedetto XVI a Cracovia nel 2015:

«Che cos’è in realtà la musica? Da dove viene e a cosa tende?  Penso si possano localizzare tre “luoghi” da cui scaturisce la musica.

Una sua prima scaturigine è l’esperienza dell’amore. Quando gli uomini furono afferrati dall’amore, si schiuse loro un’altra dimensione dell’essere, una nuova grandezza e ampiezza della realtà. Ed essa spinse anche a esprimersi in modo nuovo. La poesia, il canto e la musica in genere sono nati da questo essere colpiti, da questo schiudersi di una nuova dimensione della vita.

Una seconda origine della musica è l’esperienza della tristezza, l’essere toccati dalla morte, dal dolore e dagli abissi dell’esistenza. Anche in questo caso si schiudono, in direzione opposta, nuove dimensioni della realtà che non possono più trovare risposta nei soli discorsi.

Infine, il terzo luogo d’origine della musica è l’incontro con il divino, che sin dall’inizio è parte di ciò che definisce l’umano. A maggior ragione, è qui che è presente il totalmente altro e il totalmente grande che suscita nell’uomo nuovi modi di esprimersi.

Forse è possibile affermare che in realtà anche negli altri due ambiti – l’amore e la morte – il mistero divino ci tocca e, in questo senso, è l’essere toccati da Dio che complessivamente costituisce l’origine della musica. […] Si può dire che la qualità della musica dipende dalla purezza e dalla grandezza dell’incontro con il divino, con l’esperienza dell’amore e del dolore. Quanto più pura e vera è quell’esperienza, tanto più pura e grande sarà anche la musica che da essa nasce e si sviluppa».

Questi trent’anni vogliamo festeggiarli con eventi pubblici di cultura, com’è appunto nella vocazione della nostra scuola. Vocazione, fin dall’origine, a essere luogo di cultura, cioè di educazione e formazione per gli adolescenti e, insieme, un ambiente di vita, di ospitalità, di confronto di persone e idee, di persone che vivono e pensano tenendo chiaro e aperto il riferimento alla realtà e al suo senso, se è vero, come affermato da Papa Francesco, che “la realtà è superiore all’idea”. Poiché “l’idea – le elaborazioni concettuali – è in funzione del cogliere, comprendere e dirigere la realtà”, e “ciò che coinvolge è la realtà illuminata dal ragionamento” (Evangelii gaudium, nn. 231-233).

Fedeli a tale principio, desideriamo mostrare a tutti il volto amabile, “coinvolgente”, del reale e del metodo educativo – serio ma non austero – che cerchiamo di praticare in classe: la “via della bellezza”. Convinti come siamo che in ogni sua forma il bello educa, che ha la forza cioè di farci crescere migliori, più amanti della realtà, diventare più amici, e che somma espressione del bello è la grande musica della tradizione europea, proponiamo quindi un ciclo di concerti e inviti all’ascolto di opere d’autore fra le più rappresentative dell’arte musicale classica e novecentesca.

Siamo molto grati al pianista – già alunno del “don Gnocchi” – Filippo Gorini e al critico musicale Enrico Girardi per il loro competente, entusiasta, amicale apporto ad allestire l’iniziativa.

Il ciclo degli appuntamenti, di cui segue il dettaglio, è offerto gratuitamente alla cittadinanza caratese e a quanti, amici e conoscenti della scuola, vogliano prendervi parte. Le offerte libere che eventualmente si raccoglieranno al termine dei concerti saranno destinate a borse di studio in favore di studenti dei Licei e dell’Alberghiero “don Gnocchi”.

Gli artisti invitati si sono inoltre resi disponibili a eseguire e illustrare il programma serale nella mattinata del giorno stesso a beneficio delle classi delle Scuole Medie di Carate e di altre sedi interessate. Anche di ciò li ringraziamo di cuore.

Concerti di musica classica e novecentesca

CineTeatro L’Agorà

via Amedeo Colombo 4

20841 Carate Brianza

Giovedì, 8 febbraio 2018

ore 21:00

Concerto per pianoforte

Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Sonata per pianoforte n. 29 “Hammerklavier” op. 106 in si bemolle maggiore

I. Allegro

II. Scherzo: Assai vivace

III. Adagio sostenuto

IV. Introduzione: Largo – Fuga: Allegro Risoluto

Filippo Gorini, pianoforte


Igor Stravinsky (1882-1971)

Le sacre du printemps (“Il rito di primavera”)

Balletto in due parti, versione per pianoforte a quattro mani dell’autore

Parte Prima: L’Adorazione della Terra

I. Introduzione

II. Gli auguri primaverili – Danze delle adolescenti

III. Gioco del rapimento

IV. Danze primaverili

V. Gioco delle tribù rivali – Corteo del saggio – Il saggio

VI. Danza della terra

Parte Seconda: Il Sacrificio

I. Introduzione

II. Cerchio mistico delle adolescenti

III. Glorificazione dell’Eletta

IV. Evocazione degli antenati

V. Azione rituale degli antenati

VI. Danza sacrificale (l’Eletta)

Filippo Gorini & Daniele Fasani, pianoforte a quattro mani.

Martedì, 17 aprile 2018

ore 21:00

Recital per voce e pianoforte

Christoph W. Gluck (1714–1787), Orfeo ed Euridice, “Qual vita è questa mai”

Vincenzo Bellini (1801-1835), Capuleti e Montecchi, “Morte io non temo”

Giuseppe Verdi (1813-1901), Otello, “Ave Maria”

Antonín Dvořak (1841-1904), dai Lieder biblici, n. 6

Wolfgang A. Mozart (1756-1791), Così fan tutte, “Come scoglio”

Franz Schubert (1797-1828), Schwanengesang, “Ständchen”

Vincenzo Bellini, Norma, “Casta diva”


Giuseppe Verdi, Traviata, “Addio del passato”

Giacomo Puccini (1858-1924), Suor Angelica, “Senza mamma”

Giacomo Puccini, Bohème, “Sì, mi chiamano Mimì” e “Quando m’en vo”

Ottorino Respighi (1879-1936), “Mattinata”, da D’Annunzio

Luciano Berio (1925-2003), Quattro Canzoni Popolari

I. Dolce cominciamento

II. Avendo gran disio

III. La donna ideale

IV. Ballo

Wolfgang A. Mozart, Die Zauberflöte, “Der Hölle Rache”

Maria Eleonora Caminada, soprano

Riccardo Bisatti, pianoforte

Gli artisti

Filippo Gorini

Il caratese Filippo Gorini (nato a Segrate, 1995) è già un pianista riconosciuto e apprezzato. Nel 2015 ha vinto il 1° premio e i premi del pubblico nel Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn eseguendo brani di Beethoven (fra cui le Variazioni Diabelli), Schubert, Schönberg e Adès.

Dopo averne ascoltato l’interpretazione delle Variazioni Diabelli, Alfred Brendel si è offerto d’insegnare a Filippo, e i due continuano a lavorare assieme regolarmente. Le Diabelli compaiono nel suo disco di debutto, pubblicato ad agosto 2017 da Alpha Classics, che ha ricevuto elogi unanimi dalla critica: si segnalano il premio Diapason d’Or (ottobre 2017) e recensioni di grande stima su “The Guardian”, “Le Monde”, “BBC Music Magazine”, “Gramophone” e altri.

Fra i prossimi impegni salienti numerosi recital in Europa, fra cui l’Elphilharmonie di Amburgo, la Società Filarmonica di Trento, il Festival “Piano Days” di Bruxelles. Nel 2019 suonerà inoltre in Australia e Nord America. A maggio, ha ricevuto il premio Beethoven-Ring dell’associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn, che si aggiunge ad altri, quali il premio del Festival “Young Euro Classic” di Berlino (2016) e il 1° premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca (2013).

Si è esibito in prestigiose sale e associazioni internazionali: Konzerthaus di Berlino, Gewandhaus di Lipsia, Beethovenhalle di Bonn, Laeiszhalle di Amburgo, Herkulessaal di Monaco, Società del Quartetto di Milano, e poi a Mosca, Londra, Varsavia, Pechino; Seul e Istanbul le tappe più recenti. Alla carriera da solista affianca la musica da camera: nel corso del 2016, è stato invitato a suonare a Kronberg nel progetto “Chamber Music Connects the world” con Steven Isserlis.

Diplomatosi al conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo, prosegue gli studi in forma privata con Alfred Brendel e Maria Grazia Bellocchio, e con Pavel Gililov presso il “Mozarteum” di Salisburgo. Ha ricevuto una borsa di studio per partecipare ai corsi di perfezionamento della International Music Academy del Lichtenstein.

Daniele Fasani

Daniele Fasani (Milano, 1994) è un artista poliedrico e dalla formazione articolata: membro del Coro di Voci bianche del Teatro alla Scala fino al 2008, diplomato in pianoforte con lode al Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo, prosegue gli studi sotto la guida di Maria Grazia Bellocchio, oltre che alla Scuola di Musica di Fiesole con Elisso Virsaladze. Ha seguito masterclasses di maestri della levatura di A. Lonquich, P. Donohoe, A. Fiderkiewicz, e studiato clavicembalo con Sergio Vartolo sempre al Conservatorio bergamasco. Ha inoltre frequentato corsi di composizione con Giovanni Verrando, Ruggero Laganà, Pieralberto Cattaneo e Adam Gorb. È intanto studente di Fisica all’Università di Milano-Bicocca.

Vincitore di numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, ha suonato in importanti rassegne concertistiche a Milano, Aldeburgh, Royaumont, Manchester, Bologna, Bergamo, Novara, Cremona, Venezia, Napoli. Ha suonato con l’orchestra classica del Monferrato il concerto in re minore di Bach. Fra i prossimi impegni spicca la partecipazione al prestigioso Concours international de piano di Orléans.

Molto dedito alla musica contemporanea, si è esibito nelle stagioni “Rondò” di Divertimento Ensemble con brani di B. Mantovani, K. Stockhausen, S. Gorli, S. Sciarrino, G. Kurtág, N. Castiglioni. Per tale àmbito d’impegno è stato ospite di Radio 3, oltre che pianista nell’orchestra da camera giovanile della Biennale di Venezia. Nel 2017 è invitato come pianista nello Ulysses Ensemble, formazione internazionale di grande rilievo, con cui si è esibito in Francia e Inghilterra diretto da direttori del calibro di Heinz Holliger e Jean-Philippe Wurtz.

Maria Eleonora Caminada

Nonostante la giovane età (Vizzolo Predabissi, 1993), il soprano Maria Eleonora Caminada può già vantare il debutto in ruoli celebri in produzioni importanti: dal 2014, ha interpretato Serpina ne La serva padrona, di Pergolesi, Amore nell’Orfeo ed Euridice di Gluck per la Fondazione Benetton di Treviso e di Bystroušky ne la piccola volpe astuta di Janáček diretta da Simone Bernardini in occasione del Piedicavallo Festival.

Finalista nel Concorso “Giacomotti”, vincitrice della sezione ‘Gitanilla’ del Concorso “Coop Music Award”, ha pure collaborato coi Piccoli Pomeriggi musicali, al teatro “Dal Verme”, in una versione per bambini de Il flauto magico, interpretando più ruoli, compresa la Regina della Notte, e ha partecipato a rassegne cameristiche internazionali e ad allestimenti sacri quale soprano solo: Messa di Requiem di Mozart, Messiah di Händel, Johannes Passion di Bach. Nel 2016 ha collaborato come soprano solo alla realizzazione del “Calendario dell’avvento musicale” in piazza Duomo a Milano e partecipato con parti solistiche a Porgy and Bess, diretta dal M.° John Axelrod all’Auditorium “G. Verdi” di Milano, dove partecipa anche allo spettacolo Il libro della giungla per la rassegna “Crescendo in musica”.

Versatile, non è estranea al musical: è stata Lisel in Tutti insieme appassionatamente, Madre Teresa in Madre Teresa, la Monaca di Monza ne I Promessi Sposi e Asenat ne Il sogno di Giuseppe (in particolare, nei teatri “Troisi” di San Donato Milanese, “Puccini” di Firenze e a EXPO 2015).

Fin dall’infanzia, Maria Eleonora Caminada si accosta alla musica classica studiando pianoforte – nell’Istituto Musicale “Franchino Gaffurio” di Lodi – e canto – nel Piccolo Coro “S. Maria del Carmine” di Melegnano. Dal 2004 al 2011 collabora con il Coro di voci bianche del Conservatorio “Giuseppe Verdi” e del Teatro alla Scala di Milano, con cui si esibisce in diverse opere e concerti nei teatri “Arcimboldi” e “alla Scala” in parti sia corali che solistiche. Parallelamente all’ultimo anno di Liceo scientifico, inizia i suoi studi di canto lirico, ottenendo il diploma triennale nel Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara, dove sta frequentando il biennio specialistico.

Maria Eleonora Caminada è prossima alla laurea in architettura.

Riccardo Bisatti

Riccardo Bisatti (Novara, 2000), pianista diciassettenne in rapida ascesa, ha già vinto numerosi primi premi in svariati concorsi nazionali e internazionali: ricordiamo almeno il VII Concours international de piano junior di Orléans con Premio di eccellenza, lode e menzione della giuria e Premio speciale per la miglior esecuzione del brano scritto per l’occasione. Ha anche ricevuto la prestigiosa medaglia della Camera dei Deputati a Roma consegnatagli dalla Presidente Laura Boldrini.

Ha già un’intensa attività concertistica in sedi importanti di Francia, Italia e Repubblica Ceca, fra cui il Museo del Teatro alla Scala.

Studia nel Triennio Accademico di pianoforte del Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara, sotto la guida di Alessandro Commellato. Inoltre, approfondisce lo studio del fortepiano e del clavicembalo e svolge un’intensa attività di musica da camera: ha suonato con solisti dei Berliner Philarmoniker, della London Symphony Orchestra, del Bayerisches Staatsorchester, dell’Orchestra dell’Accademia della Scala e dell’Orchestra Giovanile “Cherubini”. Ha preso parte a numerose e autorevoli masterclasses di perfezionamento sia in Italia che all’estero, tenute da Maria Grazia Bellocchio, Roustem Saïtkoulov, Ulrike Hofmann, Alexei Lubimov (su fortepiano), Simone Pedroni, Jeffrey Swann, Roberto Prosseda, Sofya Gulyak, Piotr Szychowski, Tim Ovens.

Incontri con grandi musicisti

Atrio dell’Istituto Alberghiero “don C. Gnocchi”

piazza Risorgimento 1

(ingresso da via Firenze)
20841 Carate Brianza

Mercoledì, 21 febbraio 2018

ore 18:00

Incontro con Ludwig van Beethoven (1770-1827)

Il critico musicale Enrico Girardi introdurrà all’ascolto dell’opera del sommo compositore classico tedesco

Venerdì, 23 marzo 2018

ore 19:00

Incontro con Igor Stravinsky (1882-1971)

Il critico musicale Enrico Girardi introdurrà all’ascolto dell’opera del grande maestro russo del Novecento

Il critico musicale

Enrico G. Girardi

Enrico Guido Girardi (Milano, 1964), dottore di ricerca in musicologia, dal 2000 è docente a contratto di Storia della musica nelle sedi di Milano e Brescia dell’Università Cattolica. Tiene anche un corso in lingua inglese sulla Storia dell’opera italiana destinato a studenti americani. Come critico musicale ha lavorato per diversi quotidiani, riviste e per Rai Radio-Tre, prima di approdare nel 2001 al «Corriere della Sera», di cui è titolare della critica musicale dal 2015. I suoi saggi (editi fra gli altri da Feltrinelli, Rizzoli, Marsilio, Paravia) sono prevalentemente incentrati sulla produzione musicale del Novecento. Ha scritto testi e tenuto conferenze per numerose istituzioni musicali in Italia e all’estero. È consulente per la musica contemporanea del canale televisivo «Classica», per il quale ha realizzato una trentina di ritratti di compositori italiani.

Fra le sue ultime pubblicazioni si annovera la cura del volume di Daniel Barenboim, La musica è un tutto, Feltrinelli, 2014.